Camminando meditando

Buon proposito per il 2018, scritto sei mesi orsono:

L’intento per il nuovo anno è smettere di usare parole di lamentela. Voglio essere nel fare e nell’agire concreto, consapevole, ispirato dalla mia essenza e non dai pensieri e dalle emozioni compulsivi. La carta dei Coan Zen che pesco durante la meditazione mi conferma che è la direzione giusta: senza pensieri dominati dall’ansia, il fare viene dall’essere!

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Oggi:

 Non mi aggrappo a queste parole, perché non sono esclusiva proprietà della mia mente ma ormai parte anche della mia carne e della mia anima liberata.

E infatti oggi osservo ciò che è avvenuto, e non per caso o per fortuna, ma dopo semine e irrigazioni continue, a volte incerte o irruente, ma sempre impegnate per amore del mio terreno profondo.

Una mattina guardo casa e mi rendo conto che tutti i mobili del soggiorno sono nella posizione sbagliata per come sono oggi, ribalto la loro ubicazione, faccio pulizia e mi sdraio sul divano a goderne per tutto il fine settimana, felice dello spazio, dell’ordine e della luce ritrovati!

Una mattina lascio l’ufficio e mi licenzio, perché il soffio fresco dell’illuminazione oggi è come la brezza marina d’estate, la cosa più naturale che potessi fare per me; dopo temporali e burrasche lunghe e persistenti arriva sempre la pace e un nuovo equilibrio scioglie le paure! L’inconscio e i suoi messaggi onirici persistenti, sono sempre rivelatori e ascoltarli è l’unica via giusta, anche quando è chiamata follia dalla nostra mente se attaccata a certe menzogne a cui affidiamo la nostra esistenza.

Una mattina mi ritrovo a camminare in natura e sento che ho deciso, senza averlo fatto con una prenotazione, di iniziare il mio nuovo cammino, verso Santiago de Compostela e di farlo tutto dall’inizio e anche oltre, fino a Finisterre, la dove finisce la terra solida e inizia l’oceano sconfinato!

Una mattina mi ritrovo con progetti in formazione, sono i miei progetti. E mi ritrovo al servizio, a coinvolgere gruppi di persone – riuscendoci senza studiare e senza sudare freddo, pur preparando competenze e conoscenza – nell’intento di meditare, contemplare, veleggiare a modo mio, che è poi il loro, il nostro.

Una mattina mi ritrovo con un dettagliato programma di massaggi olistici a compiere il gesto del tocco, della carezza amorevole, l’unione della materia con l’immateriale, strada sempre affine alle mie caratteristiche.

Una mattina ritrovo le bussole dell’universo orientate a me, come fossi il Nord, e sentire l’attrazione forte che genero e la responsabilità forte verso me stesso e la potenza che incarno! E’ un flusso continuo e inarrestabile, abbondanza che ringrazio di ricevere, inutile dettagliare e fare bilanci di quante e quali cose si sono materializzate, ci annegherei dentro!

Tutte le mattine, nei primi secondi dopo il risveglio, illuminazioni continue penetrano le fessure delle tapparelle che da quando ho deciso di non serrare più, generano una nuova rinascita, una nuova vita!

Per anni desideri cambiare la tua vita, ti tormenti e ti aggrappi a scuse o ti ammali.  Poi lasci andare, e scopri che non c’è nulla da cambiare perché stai vivendo fuori e il fuori non lo cambi. E allora torni dentro, e anche li non c’è nulla da cambiare, sei come sei, devi solo riconoscerti, accettarti, integrare le tue parti e liberarti in volo. E allora uscirai fuori per come sei dentro e la tua vita cambierà da sola se la osserverai in presenza, senza giudizio, senza paura. E sarai libero. Nulla sarà cambiato ma tutto sarà diverso. Niente più oppressioni al petto, raschiare di gola, tossi stizzose, mal di testa, mancanza di energia, acidità di stomaco, cervicali doloranti! Invece energia positiva a muovere il tuo corpo, ad innescare pensieri buoni, prontezza e concentrazione, connessione con la vita e le emozioni che scorrono, consapevolezza del proprio essere e del contesto in cui sei, senza esserne prigioniero. Sono nato per essere un liberatore e sto liberando me stesso!

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